BeOne in cloud – Il futuro in un abbraccio

Quattro chiacchiere con Valerio Avesani - Nova Systems
0
757

Cosa distingue un innovatore da un conservatore? L’entusiasmo, un pizzico di sana follia, la capacità di buttare lo sguardo oltre il quotidiano. Ogni mattina, con i miei soci e collaboratori, ci chiediamo: come sarà il mondo tra dieci anni? 

Bella domanda: come sarà? Come lo avrai immaginato: quando nel 1998, primi in Italia, introducemmo il Cloud ci presero per pazzi. Qualcuno ci pronosticò un rapido fallimento. Invece avevamo ragione. Io non so come sarà il mondo tra dieci anni, pero so che saremo pronti, e lo saremo in anticipo sui tempi. 

E come fa a dirlo? Perché questa mattina, quando mi sono svegliato, ragionavo sullo sviluppo di un nuovo progetto cui nessuno, nella logistica, ha ancora pensato. Perché nel 2000, grazie al parere di un illuminato Consiglio di Amministrazione, abbiamo creato un gruppo di lavoro dedicato alla Ricerca. Alla Ricerca pura, non alla Ricerca e Sviluppo. 

E che differenza c’è? È un team, bellissimo, dove ci si prende il gusto anche di cazzeggiare. Un team di persone che pensano. Lo sviluppo, se l’idea è buona, verrà. Il driver è la continuità nel garantire servizi di eccellenza ai nostri clienti. 

Perché il Cloud, alla sua nascita, generò tante resistenze? Perché infrangeva una serie di dogmi: il primo era legato al possesso delle informazioni, che allora si riteneva coincidesse con il possesso di una macchina sica, centrale, cui tutti poi si collegavano. L’obiezione principale infatti era: “ma se passo al Cloud, i miei dati dove vanno a finire?” A ne anni ’90 eravamo tra i partner principali di IBM: vendevamo un sacco di terminali e data center. Lanciammo il cloud, in sei mesi non vendemmo neppure una macchina. 

Però eravate tutti contenti, o forse un po’ pazzi… Con il Cloud non vendi più una macchina centrale con una serie di terminali a corredo e quindi dei software con relative “personalizzazioni”. Vendi un servizio: i software sono concentrati in un’unica sede cui ti colleghi da remoto H24 e sette giorni su sette quando ti serve, per il tempo che ti serve ed usufruendo dei soli moduli che ti servono, libero di implementare postazioni e moduli, o di rinunciarvi, in base alle tue necessità.

Cambiò anche il modo di programmare. Sviluppammo tra i primi la programmazione a oggetti che, tra i suoi vantaggi, permette di velocizzare i tempi di analisi e implementazione. All’inizio, ancora una volta, ci presero per pazzi, dopo quattro anni tutti cominciarono ad imitarci. Agirono da moltiplicatore due fenomeni: i timori legati al Millennium Bug e il passaggio dalla Lira all’Euro.

In che senso? Perché un’impresa doveva accollarsi tutti i rischi, gli investimenti necessari, le macchine, i sistemi quando poteva godere di tutto ciò “affittando” uno spazio e delle soluzioni cui accedere da remoto? Perché affrontare investimenti imponenti per porsi al riparo dal Millennium Bug o dallo shift Lira/Euro quandoNova Systems poteva farlo per tutti suddividendo tra tutti gli oneri economici? Quando i competitor si misero nella nostra scia avevamo ormai accumulato un margine competitivo enorme.

Cosa ricorda di quegli anni? Che tutte le settimane uno dei miei soci di allora, Giorgio Casari, mancato troppo presto, ed io portavamo in azienda quattro o cinque nuovi contratti. E con i nostri collaboratori dovevamo lavorare di notte per attivarli nei tempi promessi al cliente.

L’IT manager è un alleato o vi vede come una minaccia? Grazie a noi l’IT manager può fare il suo mestiere, che è quello di cercare soluzioni utili per far risparmiare tempo e denaro alla sua azienda. Non deve più rincorrere decine di seccature, la stampante che non funziona, il server che si blocca, il responsabile del Warehousing che pretende una nuova funzione, la filiale che non riesce ad accedere ai dati e così via.

E per l’imprenditore cosa cambia? Che può dormire sonni tranquilli, almeno per quanto riguarda l’IT. I suoi dati sono al sicuro. Ci sono 80persone che qui in azienda, ogni giorno, studiano nuove soluzioni. Se il suo IT manager se ne va non succede nulla: la continuità aziendale è garantita.

 

intervistaavesaniilgiornalledellalogistica

SCARICA

Print Friendly, PDF & Email